Ill.mo Signor MAURO FRIGO TURCO info@frigosnc.it
Presidente – rinunciatario – della REGOLA di accesso.regauro@libero.it
VILLAGRANDE regola.vp@tiscali.it
32041 AURONZO segreteria@comune.auronzo.bl.it
p.c. Tutte le autorità competenti
Egregio collega regoliere,
Non cadere in depressione se il Giuanin non partecipa al monologo abituale con indisponentecostanza, che tanta avversione suscita nella tua sensibilità e dei colleghi, amministratori e sindaci di Regola. Ragioni di salute mi hanno impedito di "dir la mia" come doveroso contributo di scarso cronista, e di ancor più stitico storico regoliero, privato dei documenti. Perfino dei propri. Soprattutto alle soglie della prossima "ASSEMBLEA del 13-12-2014 a cui darai ulteriore prova del tuo ruolo di amministratore del pollaio regoliero, e averne il più ampio riconoscimento dei tuoi " meriti" a cui credi tu solo.
Basterebbe mettere a confronto due vicende nate insieme ma in due contesti umani diversi.
Lo scontro delle quattro Regole di S. Pietro Comelico col Comune e l'analogo scontro in Valle Ansiei fra il Comune e le due regole SMEMORATE AURONZANE. A S. Pietro le 4 Regole, constatata la non disponibilità del Comune a una ragionevole composizione diedero a un avvocato l' incarico di difendere GLI ANTICHI DIRITTI garantiti dalla legge, quindi a cause una dopo l'altra, costose e laceranti come sempre nelle liti in famiglia. In Auronzo lo spirito del COMPROMESSO ad ogni costo non risparmio nessuno, nemmeno i cosidetti " terroristi", come vennero definiti da un sindaco che andava a " merenda in casa di sospetti di mafia" il sabato sera e si sentiva " diffamato" da chi ne dava notizia la domenica.
Dopo 12 anni di liti le 4 Regole del Comelico hanno portato a casa una vittoria piena, hanno restituito al comune la sua autonomia, e alle Regole il controllo inalienabile del territorio. E ci hanno sgomberato il cammino da un mucchio di ostacoli che la speculazione aveva posto in essere.
Ma questo è avvenuto in Comelico non nel paese dei gnocchi. Qui si allevano polli da 14 anni.
E qui farò finta – solo finta – di riconoscerti come dialogante credibile e in buona fede, che prima legge, si sforza di capire quel che legge, e quando non riesce a avere ha l' umiltà di riconoscerlo e non spacciando per saputo quel che non sa, sulla base di quanto ti mettono in bocca i vari Golin,
indottrinati a loro volta, da chi LAVORA da SECOLI a tener le " pite e i petus " al loro posto.
Esorbitando dai suoi poteri conferitole dalla Legge sulla Montagna la Regione Veneto si trovò a "sanare" molte " furbate da pollo" che si erano consolidate nei tempi passati ; dalla compilazione del Catasto del 1953 -1956 , ai Piani Regolatori, e via dicendo.
Partiamo dalla Sentenza del 1943 di cui pochi conoscono la vera natura. Non era LA SENTENZA , lo " stralcio " della Sentenza in attesa del completamento della ricerca di tutto il patrimonio dei " collendiei" di cui era ricostruita solo una parte della partita 402 ( 700 assegnazioni in uso ) quindi le " partite " non erano 3 – villagrande- villapiccola – comun generale – ma qualcuna in più. Ma la guerra permise di interrompere la ricerca e nel dopoguerra - col Senatore Vecellio Segate - si passò alla fase del Catasto. Quel che avvenne a quei tempi è la riprova della operazione SMEMORIA che funzionava perfettamente. Da raccontare a parte. E il "nostro" tento il colpo e la partita n. 402 ( Misurina e molto altro ) da proprietà delle Frazioni-Regole diventò COMUNALE e i " collendiei" da " terreni in uso gratuito " diventarono privati , per passare in mano alla speculazione.
Fu questa la ragione che spaventò " il COMITATO " che viveva negli anni del " bum" edilizio.
Ma dalla causa di S. Pietro venne il regalo della sentenza che dichiara ILLEGITTIMI tutti gli accatastamenti fatti dai COMUNI di beni regolieri. Ora la risposta alla lettera della REGIONE
al ricorso Michelli dimostra solo due cose : o il passaggio delle competenze in materia di regole
dal COMMISSARIO PER LA LIQUIDAZIONE DEI BENI CIVILI alla BUROCRAZIA DELLA CASTA è stato per la montagna un pessimo affare, oppure in Regione la CASTA Regionale di Regole ci capisce ben poco. E se la lettera è così " rassicurante" perché non la avete portata alla logica conclusione? Fate una Assemblea – straordinaria - solo per portare a compimento una vendetta personale tramite la modifica del Laudo ( che avete modificato a vostra discrezione più volte secondo convenienza del momento senza bisogno di notai ). Spendere Euro 1.300 e rotti Euro di spese notarili) mi pare cose da " fuori di testa" - Abbiti cura MAURO. Comprendo il rammarico tuo e del Taiarezze, per gli sberleffi che l' astronauta – femmina - italiana in orbita vi rivolge in merito all'inferiorità delle donne rispetto ai "polli" che si spacciano per leoni. E leggi bene, non farti "relazionare" dal GOLIN che ne capisce meno di te. E se non capisci, abbi l'UMILTA di riconoscerlo. Sta qui il segreto.
Vecellio Giovanni -Via Pospizza 30-Auronzo- g.vecelliosalto@libero.it -Cell. n, 329-76-22-033
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